chi sono

Sono una donna innamorata.

Della lealtà. della serietà e della giustizia. Ah, anche del cinema, dello sport, del mio lavoro e, soprattutto, della vita. 

Forse vivo ancora un po’ nel mondo delle favole. 

Perché penso che fare la cosa giusta – e non la più comoda – sia il motivo per cui siamo nati. 

Ed è per questo che  

Non mi fermerò mai alle apparenze. 

Ho bisogno di capire le cose fino in fondo. Non mi basta il numero di like; voglio capire quale emozione è arrivata. Nei film non guardo gli attori famosi; voglio la chimica tra i personaggi. 

Voglio immergermi nelle storie e nelle persone. 

Ed entrare nelle storie delle persone. Con la stessa adrenalina, con la stessa passione e con la stessa dedizione dei minuti finali di una partita di basket. Perché, alla fine, 

Siamo esseri umani, prima di qualsiasi altra cosa.  

Il nostro titolo professionale, i nostri “obiettivi di business”, il nostro fatturato… Beh, sono lo specchio delle persone che siamo. Che una volta un’amica mi ha detto 

“Lavora solo con persone che imparano a volerti bene”. 

E cavolo, quanto aveva ragione. Perché alla fine lavorare non dovrebbe mai essere solo “lavoro”. Dovrebbe essere un’occasione per crescere, per imparare, per evolvere. E per lasciare il mondo un po’ migliore di come lo si è trovato. In effetti, 

Difficilmente ho voglia di rivedere un film che ho appena visto.

Da brava curiosa ho bisogno di cambiare, di migliorare, di stimoli, continui. Sarà per questo che nella vita ho lavorato come barista-bartender, impiegata amministrativa, responsabile gare d’appalto, responsabile risorse umane, giornalista pubblicista, ho condotto trasmissioni sportive per alcune TV locali e collaborato con varie testate per la stesura di articoli. Si insomma, di cose ne ho fatte, e ho fatto mio quel cinematografico 

“Qualunque cosa accada domani, devi promettermi una cosa: che rimarrai chi sei.”

… che alla fine, della perfezione, non ce ne facciamo nulla. Ma del coraggio di mettersi in gioco sì, eccome. 

“Strade? Dove stiamo andando non c’è bisogno di strade!”